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Il Primato di Cristo nei dialoghi di P. Allegra con P. Teilhard de Chardin
E' suggestiva, e nel contempo illuminante per comprendere l'uomo di cultura e il francescano P. Alleg-ra, la vicenda di cui egli stesso ci ha tramandato il ricordo in un singolare libretto, scritto in forma dialogica, intitolato "Il Primato di Cristo in S. Paolo e in Duns Scoto. Dialogo col P. Teilhard de Chardin, S.J.".
Si tratta di un'opera di grande impegnoteologale, nella quale P. Allegra riferisce con la sensibilità umana e la delicatezza che gli sono proprie, oltre che con grande saggezza e dottrina, dei dialoghi tra lui e il Padre gesuita, che vennero snodandosi in terra di Cina lungo gli anni Quaranta e che iniziarono a partire da un incarico, delicato, gravoso e al quale si sarebbe sottratto volentieri, affidatogli dal vescovo Zanin, delegato apostolico in Cina.
Nel 1942, infatti, sua Ecc.za Mons. Mario Zanin consegnò al P. Allegra un manoscritto, perché lo leggesse, ed assolvendo al delicatissimo compito di censore, decidesse della sua idoneità ad essere pubblicato. Si trattava di un testo composto, alcuni anni innanzi, dal gesuita Teilhard de Chardin e intitolato "Le Milieu Divin".
Il P. Allegra si dedicò alla lettura con il massimo impegno, in obbedienza al suo vescovo e dimostrò, oltre che una rara preparazione teologica, la finezza di spirito e l'apertura di mente e di cuore che caratterizzavano il suo stile di vita. L'esame critico del testo lo convinse di dover rifiutare il consenso per la pubblicazione, perché ritenne che un lettore impreparato non avrebbe saputo districarsi tra le contraddizioni e le carenze dell'opera: terminologia e dottrina ambigua e bivalente, infatti, non gli avrebbero permesso di enucleare correttamente i lati positivi dai quali lui stesso era stato affascinato.
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